Allarme clima
Abbiamo già avuto modo di parlare delle bizzarrie del clima soprattutto per il 2015 ormai consolidato a pieno voti come l’anno più caldo di sempre ma anche questo 2016 si avvia verso la stessa destinazione e chissà cosa ci dobbiamo o possiamo aspettare dal 2017. Si perchè anche quest’anno in corso ci ha riservato un inverno fin troppo mite, una primavera più o meno calda e un’estate ancora in corso piuttosto rovente almeno per molte zone d’Italia. A lanciare l’allarme è un rapporto del Noaa, l’agenzia Usa che monitora atmosfera e oceani, secondo cui il 2016 sembra non registrare alcun miglioramento. Tra gli altri episodi preoccupanti anche il massiccio scioglimento dei ghiacci e la maggiore diffusione di episodi di siccità.
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Il dossier conferma che il 2015 è stato l’anno più caldo di sempre per la Terra, anche grazie all’intensità de El Niño che ha amplificato i trend di riscaldamento globale di lungo periodo. Il fenomeno, uno dei più intensi almeno dagli anni Cinquanta a questa parte, è infatti responsabile del riscaldamento delle correnti oceaniche. Il primo effetto è l’aumento delle temperature globali.
Secondo un altro studio, condotto Politecnico federale di Losanna e pubblicato sulla rivista Pnas, se non si invertono subito i trend di inquinamento, sull’Himalaya e sulle Ande gli effetti del riscaldamento globale saranno “invertiti”. La catena montuosa asiatica nei prossimi decenni sarà infatti soggetta a inondazioni sempre più frequenti, mentre la cordigliera sudamericana vedrà acuirsi fenomeni di siccità. Gli esperti hanno preso in esame il bilancio idrico complessivo di due regioni montane simili – il Langtang in Nepal e lo Juncal in Cile -, che presentano vette di oltre seimila metri e ghiacciai.
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