“Terror studios”, il documentario sulla propaganda dell’Isis commentato da Roberto Saviano su NOVE

Terror studios documentario

Più di 40 media locali, oltre 1000 contenuti ogni mese, 5 case di produzione, quasi 50mila account Twitter. Sono solo alcuni dei numeri della più potente macchina di propaganda dai tempi del Nazismo: la propaganda dell’Isis. “Terror Studios”, il documentario firmato dal regista francese Alexis Marant per Canal+, arriva in Italia, in anteprima esclusiva sul canale NOVE, domenica 2 ottobre alle ore 21:15, con un il prezioso commento di Roberto Saviano.

Ed è proprio la strategia di comunicazione dell’Isis il cuore di “Terror Studios: la propaganda dell’Isis” che, già nel titolo, richiama gli studios hollywoodiani. Il regista, infatti, racconta come sia proprio la cultura pop occidentale la principale fonte d’ispirazione di chi, all’interno dell’organizzazione jihadista, ha il compito di diffondere il consenso, di reclutare giovani soldati, ma anche di conquistare chilometri quadrati di “immaginario del terrore”. Una comunicazione articolata e “accattivante”, simile al palinsesto di una rete televisiva generalista che si diffonde capillarmente attraverso il web. Perchè la vera battaglia dell’Isis si svolge proprio sul campo dei media. Il palinsesto della propaganda propone un’offerta variegata e per pubblici diversi: ci sono immagini che si ispirano ai videogiochi – facendo apparire la battaglia come un gioco – docufilm che rimandano ai blockbuster d’azione americani, spot pubblicitari che raccontano una vita serena ed edulcorata sotto il Califfato.

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Una propaganda realizzata grazie a tecnologie di ultima generazione, budget pressochè illimitati (ricavati da traffici illeciti, primo tra tutti quello della droga) e con richiami espliciti a personaggi e simboli popolari in Occidente, protagonisti di film (da Seven a Saw-L’enigmista),  serie tv (House of Cards), reality show (Survivors) e videogiochi (Grand Theft Auto, Call of Duty, Assassin’s Creed). Scene di battaglia, esplosioni, esecuzioni e decapitazioni riproducono quasi fedelmente le più famose pellicole hollywoodiane in un’escalation dove nulla è lasciato al caso: sceneggiatura, inquadrature, interpretazioni, audio e grafiche. E’ un immaginario eroico e avventuroso, un vero e proprio storytelling dell’orrore che i media occidentali amplificano loro malgrado.

“Terror Studios” affronta un argomento di stretta attualità attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti della Jihad,  di analisti, militari e giornalisti esperti di Medio-Oriente. Il risultato è un documentario di grande intensità, dove la crudeltà lascia lo spazio alla riflessione e, per la prima volta, viene svelato il mondo della comunicazione dell’Isis: uno dei pilastri su cui poggia la strategia del terrore jihadista.

Il documentario sarà disponibile anche su Dplay (sul sito dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play).

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