“Opificio Facchini”, il libro del giovane chef Riccardo Facchini dal programma La prova del cuoco: tra ricordi e tradizione

“Opificio Facchini”, riccardo facchini
“Opificio Facchini” copertina

Quella dello chef bolognese Riccardo Facchini, popolare e amatissimo protagonista del programma tv La prova del cuoco su Rai 1, è una cucina dei ricordi, è quella di nonna Alda che, fin dalle prime ore del mattino, si dedicava a preparare piatti semplici ma pieni di amore, il cui profumo riempiva la casa e sollecitava la curiosità del piccolo Riccardo, già sicuro di cosa avrebbe fatto da grande.

Non v’è nulla di più conviviale di un tagliere ricoperto da minuscoli quadretti di sfoglia da trasformare in gustosi tortellini”. Con queste parole, Riccardo Facchini apre il primo capitolo di “Opificio Facchini”, il suo libro pubblicato da Edizioni del Loggione (www.loggione.it) per la collana “I Maestri del Loggione”. Un incipit che esprime il suo carattere genuino e il forte legame con i valori della famiglia e della tradizione.

110 pagine che, a soli 9,00 euro, rappresentano uno “strumento” indispensabile da tenere in cucina al pari di pentole, elettrodomestici e stoviglie perché Facchini trasmette tutta la sua abilità con un linguaggio comprensibile, chiarendo molti passaggi tecnici che difficilmente si ritrovano nei libri di cucina. Fin dalla prima ricetta, infatti, è evidente che siamo in presenza di un ottimo professionista che ha la capacità di insegnare anche a chi non è un esperto.

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La sua spiccata creatività non tradisce l’amore per la sua terra e per la cucina emiliano-romagnola che rivive in ogni suo piatto, anche se in chiave moderna. Riprendono vita ingredienti poveri che, storicamente, andavano centellinati e dosati con attenzione, evitando qualsiasi forma di spreco. Da quella creatività, sono nate ricette celebri che hanno conquistato il mondo e che Facchini rilancia con talento apportando fantasia e colore, ricercatezza della qualità e bilanciamento dei sapori. I suoi piatti sono un’esperienza multisensoriale che, dalla vista e dall’olfatto, arrivano a conquistare prima il palato e poi il cuore. Alcuni l’hanno giustamente definita una “Cucina evocativa”, fatta di istinto e sentimento.

Opificio Facchini” è una raccolta di ricette tradizionali tra cui tagliatelle, lasagne, passatelli, garganelli, il ragù o la polenta ma anche di utili consigli come quelli presenti nel capitolo dedicato alle “Erbe e spezie” oppure alle “Tecniche di conservazione in vaso”, per custodire i frutti stagionali e degustarli in altri periodi.

Breve biografia di Riccardo Facchini 

Dopo il diploma all’istituto alberghiero e qualche esperienza nel panorama cittadino, Facchini vola in Francia per apprendere le basi di quella cucina e, nel 2010, frequenta uno stage nella cucina dello chef stellato Antony Genovese dove affina le tecniche per l’utilizzo delle spezie.

Nel 2011, dirige lo storico ristorante bolognese “Il Pappagallo in cui riscopre le versioni filologiche della tradizione felsinea; nel 2012 entra a far parte della squadra di chef nel programma diAntonella Clerici. Nel 2015 apre l’Opificio di cucina, un laboratorio con cucina dove si specializza nella preparazione di panificati e propone una cucina contemporanea “alla lavagna”. Nel 2016 dà vita al progetto “Opificio Facchini“, ristorante con accademia di cucina a Castel d’Aiano (BO).



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