Lifestyle News: Giass dry gin il primo gin nato a Milano, creato il polpastrello bionico

Il primo gin made in Italy e una nuova scoperta scientifica.

giass gin
Giass gin dry.

E’ nato Giass, il primo dry gin creato e prodotto a Milano. Un risultato sorprendente, per complessità di espressione, nonostante le origini artigianali della creazione. L’idea è venuta ad alcuni amici, sulla spinta dell’Expo, a cavallo tra il 2015 e il 2016: Richard D’Annunzio, barman professionista e alchimista del gruppo, Andrea e Simone Romiti, Francesco Niutta e Francesco Braggiotti.

Un ampio bouquet di essenze caratterizza il gusto e aroma finale del gin Giass ovvero bacche di ginepro, semi di coriandolo e radice di angelica. Le note fruttate sono date dalla mela Golden e dalla scorza di arancia essiccata.

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Quelle floreali dai petali di rosa, fiori di camomilla, violetta, arancio e carcadè. Le note citrate dalle foglie di verbena Citrus, semi di cardamomo e foglie di melissa. La mineralità è apportata dalla mandorla di terra, foglie di menta e semi di finocchio. Infine, note legnose da cassia e timo.

Il primo polpastrello bionico.

Creato nei lavoratori della Scuola internazionale superiore di Studi Avanzati di Trieste il primo polpastrello made in Italy con il compito di dialogare meglio con il nostro cervello al fine di fornirgli le informazioni tali da generare percezioni tattili sempre più realistiche e sicure.

Gli scienziati stanno cercando di perfezionare la trasduzione dei segnali nervosi studiando le percezioni che i roditori hanno utilizzando i loro baffi.

I baffi del ratto sono dei trasduttori di segnale proprio come i nostri polpastrelli: condividono gli stessi meccanismi, anche se svolgono la loro funzione con modalità diverse, hanno spiegato Fabrizio Manzino e Stefano Parusso, consulenti tecnici del Laboratorio di percezione tattile e apprendimento guidato da Mathew E. Diamond alla Sissa.

I ricercatori al momento stanno conducendo i primi esperimenti per confrontare i segnali generati dai baffi e quelli prodotti invece dal polpastrello artificiale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.



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