Twisted Faith – Culti pericolosi: una programmazione speciale dedicata alle sette pericolose

Ricatti. Soprusi. Lavaggi del cervello. Violenze. Talvolta la religione si trasforma in fanatismo e distrugge la vita delle persone. A+E Networks annuncia l’evento televisivo internazionale Twisted Faith – Culti pericolosi: per un’intera settimana la programmazione dei canali Crime+Investigation di tutto il mondo sarà dedicata al lato oscuro di alcune sette americane. L’evento sarà trasmesso in 100 Paesi, dagli Stati Uniti al Canada, dal Regno Unito al Sud Africa, dalla Spagna all’Estremo Oriente. In Italia andrà in onda in esclusiva sul canale 119 di Sky da domenica 18 a sabato 24 novembre.

Ad introdurre i programmi (docu-serie, feature doc, short form) di questa settimana speciale Crime+Investigation ha chiamato il giornalista Giuseppe Borello (Cartabianca – Rai 3). In alcune pillole video di pochi minuti Borello racconterà alcuni dei casi più famosi italiani: dalla comunità di Forteto in Toscana a Mamma Ebe alle Bestie di Satana.

“Il ciclo di programmazione Twisted Faith – commenta Sean Cohan, President, International & Digital Media di A+E Networks – è stato ideato avendo in mente il tipo di pubblico del canale di Crime+Investigation: un pubblico di spettatori curiosi, innovativi e appassionati del genere true crime, che vanno alla ricerca della verità. L’evento televisivo costituisce un ottimo veicolo per mettere in risalto il meglio della programmazione internazionale dedicati alle sette e ai culti, dando ampio spazio al contenuto locale”.

Tra i programmi proposti in prima visione assoluta:

La mia vita in una setta (da domenica 18 novembre alle 21.05)
Qual è il confine tra religione e setta? Chi c’è dietro alle migliaia di comunità religiose che esistono nel mondo? Queste, e molte altre, sono le domande a cui La mia vita in una setta cerca di rispondere: insieme alla giornalista Elizabeth Vargas (vincitrice di un Emmy) ascoltiamo le storie di chi è entrato nel controverso mondo delle comunità religiose e che è riuscito a uscirne. Attraverso le interviste di ex adepti, familiari, forze dell’ordine ed esperti, i nove episodi della serie si addentrano nei meandri più oscuri della fede dando voce a chi, spesso spinto dalla disperazione, ha sacrificato tutto in nome di sbagliata concezione di Dio.

Poligamia: in fuga dalla famiglia (da domenica 18 novembre alle 22.55)
Tornano le storie di Andrea, Jessica and Shanell, le tre sorelle che sono scappate dalla comunità poligama di cui facevano parte e che hanno deciso di dedicare la propria vita ad aiutare chi vuole fuggire dall’incubo. Storie di riscatto, di coraggio, di speranza e di redenzione, ma soprattutto un racconto che cerca di fare luce sull’oscuro mondo della poligamia negli USA e delle regole di un sistema tanto controverso quanto misterioso.

La mia fuga da Scientology (venerdì 23 novembre alle 21.05)
Torna una delle serie di maggior successo di canale: Leah Remini, ex fedele di Scientology, ritorna con uno speciale dedicato ai casi più eclatanti relativi al culto che ha decine di migliaia di seguaci in tutto il mondo.

Il ranch della morte (sabato 24 novembre alle 22.00)
Uno sconvolgente docu-film guida lo spettatore in un viaggio alla scoperta di una controversa comunità del Far West americano. Il documentario, presentato al Tribeca Film Festival 2018, segue una comunità rurale di “Followers of Christ”, dove da anni si registra una preoccupante crescita nel tasso di mortalità infantile. Tra i principi alla base della loro religione c’è il rifiuto di qualsiasi tipo di cure mediche. Attraverso le testimonianze di ex membri della comunità e con l’aiuto dello sceriffo locale, Il ranch della morte apre uno squarcio su uno degli aspetti più inquietanti della deriva che la religione può prendere e sul ruolo che lo Stato dovrebbe avere nel regolamentarli.

E ancora. Il canale ripropone anche alcuni programmi che hanno ottenuto ottimi ascolti nei mesi precedenti. Tra questi figura lo speciale Manson: sulle tracce del male: un team di detective esperti in cold case ripercorre quell’estate alla ricerca di nuove prove, nuovi indizi, nuovi elementi che possano far luce sui delitti effettuati da Manson e dai suoi seguaci.

Jonestown – Le donne del massacro è invece un documentario di due ore racconta una delle pagine più tragiche della storia delle sette americane: nel 1978, in Guyana, i membri del movimento religioso del “Tempio del popolo”, guidati dal pastore Jim Jones, si tolgono la vita: un vero e proprio suicidio di massa, 918 morti. Attraverso ricostruzioni, testimonianze e interviste, lo speciale racconta il massacro da un punto di vista poco esplorato: quello delle donne protagoniste della vicenda. Il piano fu architettato e pianificato non solo da Jim Jones, ma anche dalle quattro donne che lo seguivano fedelmente.



  • Il Profeta della morte punta i riflettori sulla setta di David Koresh. Nel 1993, a Waco, in Texas, si svolge uno degli assedi più tristemente famosi della storia americana: per 51 giorni le forze dell’ordine cercano di espugnare il ranch dove il predicatore David Koresh si è barricato insieme ai componenti della sua setta, dopo aver ucciso quattro agenti. Il blitz finisce in tragedia: scoppia un incendio in cui perdono la vita un’ottantina di persone. Questo speciale in due parti ripercorre la storia di Koresh e della sua setta e o l’esistenza di di chi, oggi, ancora segue le sue orme e tenta di rifondare l’ordine dei “Davidiani” in vista dell’Apocalisse.
  • Il Padre della poligamia si concentra su Warren Jeffs è diventato famoso per essere il più grande poligamo della storia: “profeta” a capodi una comunità religiosa con più di 15000 seguaci, ha avuto 78 mogli e più di 50 figli. Nel 2011 è stato arrestato e condannato per abusi su minori. Questo speciale di due ore ne ripercorre la vita, la fondazione della sua “Chiesa” e, attraverso le testimonianze di membri della comunità, cerca di rivelare i segreti più oscuri del predicatore.
  • Rapita da un maniaco è la drammatica storia di Elizabeth Smart, che viene rapita da all’età di 14 anni. Quel giorno inizia un incubo che si concluderà dopo nove mesi, con la sua liberazione. Con un racconto inedito ed emozionante, Elizabeth racconta in prima persona i mesi trascorsi tra prigionia, abusi e paura di non farcela. La Smart ripercorre l’incubo che le ha sconvolto la vita e i suoi familiari, gli amici e le autorità coinvolte nelle indagini raccontano la loro parte della storia: la disperazione, la speranza mai perduta, la determinazione che hanno restituito la libertà a Elizabeth e che le permettono oggi di raccontare la sua storia al mondo.

Crime+Investigation è solo su Sky (canale 119)

Fonte: Comunicato stampa integrale.

2 Comments

  1. Siamo alle solite, questa è la propaganda «anti-sette» trita e ritrita che i media di regime vogliono propinarci periodicamente. Solo che la gente ci crede sempre di meno, anche perché sono sempre di più quelli che ne notano le incongruenze. Questa sì che è (tentata) «manipolazione mentale», e il peggio è che generano allarmismo e creano «stigma», esattamente come faceva il regime fascista negli anni ’30 con i Pentecostali e chiunque altro non andasse a genio a chi comandava.
    Per esempio, su Jon.estown ci sono molte ricerche indipendenti che smentiscono la versione ufficiale presentata dai media di massa.
    Cercare sul Web: “tempio del popolo vera storia falso suicidio di massa”

  2. Ginevra Bonati

    La gente che in generale non ha conoscenza dell’argomento deve sapere quale operazione si sta portando avanti e che si intende abusare della sua buona fede . Crime+Investigation, un canale che si sta impegnando in questa campagna antireligiosa, si sta prestando – e sarebbe interessante scoprire perchè – ad un progetto dagli intenti molto oscuri.
    Si butta tutto nel calderone per dar vita a quell’effetto voluto di paura e apprensione che dovrebbe generare una distruzione della reputazione gruppo religioso preso in esame. Per ottenere questo scopo si usano anche storie terribili, come quella del Tempio del Popolo o quella di Waco, dove si sono ammazzate diverse centinaia di persone – uomini, donne e bambini – facendo credere che si fossero suicidate. Uno vero scandalo, una sciagura dalle proporzioni immani. Ma questi fatti vengono ancora fatti passare come ‘suicidi di massa’ ordinati dal santone di turno, che invece, nel caso del Tempio del Popolo, era un operativo della CIA, un informatore dell’FBI che stava portando avanti un esperimento su esseri umani. Non è che manchi documentazione a tal proposito. Fa specie e pone inquietanti interrogativi il fatto che si voglia mantenere la popolazione in un’assoluta ignoranza e anzi, le si voglia continuare a propinare informazioni prive di ogni fondamento per creare opinioni ‘preconfezionate’.
    Consiglio di cercare sul web “La vera storia del Tempio del Popolo”.

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