“Il mostro di Udine”, su Crime+Investigation una nuova serie real-investigation

A 30 anni dalla morte dell’ultima vittima la prima serie di real investigation

Dal 1971 al 1989 più di nove donne furono uccise nella zona di Udine. Nessun colpevole è stato mai trovato per questa lunga serie di omicidi. Per almeno quattro di essi si è ipotizzato che la mano fosse la medesima: stessa tipologie di vittime, stesso modus operandi, stessa terribile violenza.

Il mostro di Udine, in onda in prima visione assoluta da mercoledì 22 maggio alle 22.00 su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 119) è la prima serie di real investigation: quattro episodi di un’ora ciascuno che ripercorrono la storia di questi omicidi irrisolti, tutti accaduti “nell’isola felice” di Udine, e provano a riaprire le indagini su uno dei cold case più feroci di sempre.

Le vittime erano donne che si aggiravano per le strade di notte, da sole: alcune si prostituivano, altre si drogavano, altre ancora avevano problemi di alcolismo: prede facili per un maniaco sessuale o uno spietato assassino.

La docu-serie ricostruisce la tragica fine di Maria Luisa Bernardo, Maria Carla Bellone, Marina Lepre, Luana Gianporcaro, Aurelia Januschewitz, Irene Belletti, Jacqueline Brechbuhler, Maria Bucovaz e Stojanka Joksimovic. Dietro questa scia di sangue potrebbero nascondersi uno o due serial killer, la cui identità non è mai stata rivelata. Il “mostro di Udine” ancora oggi, infatti, non ha un nome.

La serie di Crime+Investigation si mette sulle tracce dell’assassino, analizza attraverso le nuove tecnologie i reperti ancora disponibili, va a caccia di inedite testimonianze e indizi mai raccolti. Incontra i figli delle vittime e i conoscenti che non hanno mai parlato davanti alle telecamere. Ricostruisce i casi da un nuovo punto di vista: intervista i poliziotti, i carabinieri, i magistrati e i giornalisti che si occuparono delle vicende, e ricorre alla collaborazione di scienziati forensi che, approcciandosi per la prima volta alle indagini, consentono di illuminare i punti oscuri delle diverse storie.





Nelle scorse settimane l’avvocato Federica Tosel, incaricata dai parenti di due delle vittime, la Bernardo e la Bellone, ha presentato istanza di riapertura delle indagini presso la Procura di Udine. Infatti, grazie alle riprese della docu-serie tv, sono stati ritrovati alcuni reperti che non vennero analizzati all’epoca delle inchieste, dal momento che l’allora scienza forense non disponeva dei mezzi tecnici per farlo.

Il Mostro di Udine è una produzione Ascent per A+E Networks Italia. La serie, creata da Matteo Lena e Francesco Agostini, è scritta da Matteo Lena, Francesco Agostini e Carlo Altinier. Il regista è lo stesso Matteo Lena.

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