Testour, la Tunisia da un altro punto di vista

Situata a solo un’ora di distanza da Tunisi, la cittadina di Testour fu costruita sul sito di Tachilla, antica città dell’Impero romano poi scomparsa nel Medioevo. Riedificata nel XVII secolo con pianta a scacchiera, la città venne costruita da una popolazione di musulmani ed ebrei in fuga dalla Spagna dopo la riconquista cristiana. I primi Andalusi si stabilirono nel quartiere situato tra la grande strada intermedia ed il fiume Medjerda. Qui è dove è stata costruita l’attuale Grande Moschea.

Il minareto della moschea di Testour da lontano, sembra quasi una chiesa con la sua bandierina infilata in un copricapo conico color ardesia. Due stelle di Davide incise sul fianco della sua torre ottagonale sono testimoni di un tempo in cui l’islam e l’ebraismo convivevano. I capitelli corinzi supportano il tetto di tegole andaluse che ospitano la sala di preghiera riflettendo architetture frequenti anche in Castiglia, Aragona e Toledo.

Un’altra parte del minareto che presenta una particolarità estremamente rara per l’epoca è costituita da un quadrante d’orologio, rimesso in funzione nel 2014. È l’unico orologio le cui lancette girano in senso inverso.

Testour è situata in una notevole cornice naturale, popolata da ulivi e montagne a perdita d’occhio. Il fascino dei suoi paesaggi rende Testour un luogo particolarmente piacevole, punto di partenza per passeggiate ma anche base per attività all’aperto.

La posizione della città su un terreno in dolce pendenza, fiancheggiato da colline, è l’ideale per escursionismo e la pratica della zip-line. Avendo tempo, si può pensare a una escursione lungo il corso del fiume Medjerda fino alla diga di Sidi Salem, la più importante del paese, con vista spettacolare sul paesaggio.

Lungo il corso del Medjerda, si trova un artigiano che, adoperando le tecniche antiche, fabbrica piastrelle e mattoni “andalusi”. Da ammirare anche l’architettura e le facciate che decorano la “Casa della cultura”, dimora della celebre cantante Habiba Messika (1903-1930) che è stata recentemente ribattezzata con il nome del santo “Ibrahim Riahi”.

La regione è nota per la sua ricchezza di prodotti lattiero-caseari, i suoi formaggi particolarmente apprezzati fanno parte delle specialità locali da non perdere. Una reputazione che si capisce meglio dopo aver ammirato la qualità degli allevamenti locali.

Tunisini e stranieri scelgono questa città per gite domenicali e escursioni con tour operator che organizzano visite a diversi siti storici e naturali delle città del nordovest. Quando si parla di Testour si pensa a Malouf, genere musicale ereditato dai deportati moreschi che conserva sonorità andaluse.

A Testour, gli abitanti festeggiano soprattutto il giorno dell’anno Julien (Ajmite), celebrato il 14 gennaio, il festival del melograno, ottobre e dicembre, festival dei fiori d’arancio che si terrà in aprile.

Per maggiori informazioni sulle località visitate il sito www.tunisiaturismo.it

Fonte: Comunicato stampa

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