Fumettology, i miti del fumetto italiano rivivono in streaming su Rai Play

Fumettology su Rai Play

Il fumetto, una forma d’arte a tutti gli effetti, protagonista di un ciclo di puntate su RaiPlay, dedicato agli eroi nati dalla fantasia degli autori italiani che nel tempo hanno conquistato gli appassionati di tutto il mondo.

Da Tex a Diabolik; da Valentina a Zagor; da Lupo Alberto a Dylan Dog la storia di personaggi indimenticabili, con il commento di lettori d’eccezione come Sergio Cofferati, Daria Bignardi e Domenico Procacci, per testimoniare come il fumetto abbia ormai raggiunto un autentico statuto culturale, fino ad arrivare alla recente rivoluzione del linguaggio, operata da Zero Calcare.     

Jacovitti, Lisca di Pesce
Paolo Mieli racconta una parte di storia d’Italia attraverso la parabola umana e artistica di Jacovitti, nato sotto il fascismo e divenuto protagonista del costume del paese, dalle pagine del Vittorioso, la popolare rivista per ragazzi negli anni Trenta e Quaranta, fino alla creazione del popolare diario scolastico nel 1950.

In una rara apparizione televisiva, il critico Goffredo Fofi spiega il talento del disegnatore e ne individua un suggestivo legame col cinema di Federico Fellini. La presenza dell’umorista Marcello Marchesi, del regista Luciano Salce e del giornalista Vincenzo Mollica, colti in immagini di repertorio, conferiscono alla puntata Italiani, prodotta da Rai Cultura e riproposta su RaiPlay, un elegante tocco d’autore. 

Diabolik, come nasce un mito
Su RaiPlay, anche l’opportunità di rivedere una originale puntata de “La storia siamo noi” (impreziosita dalla partecipazione di Natalia Aspesi, Carlo Lucarelli e Vittorio Sgarbi) dove Giovanni Minoli esplora il mito intramontabile di Diabolik.

Nato dalla fantasia di Angela e Luciana Giussani due sorelle appartenenti alla borghesia medio alta di Milano, lettrici di Fantômas e di Arsenio Lupin, il  misterioso personaggio ebbe un enorme fama ma anche delle critiche nel pieno degli anni ‘70.

Persino la censura si era occupata delle due autrici, condannando il fatto che il protagonista della serie era un fuorilegge. Ma il successo decretato dal pubblico e il cambiamento della morale permetteranno a Diabolik di diventare un classico.  

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