Canone Rai, chiariti alcuni punti poco chiari: ecco le istruzioni d’uso

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Canone Rai

Qualche settimana fa il Consiglio di Stato aveva richiesto alcuni chiarimenti nel decreto per il pagamento del Canone Rai che da quest’anno a partire dal mese di luglio si pagherà direttamente in bolletta elettrica, alcuni punti erano poco chiari soprattutto in merito al tipo di apparecchi da cui si fruisce la tv su cui fare dei distingui e oggi tutti i punti oscuri sono stati chiariti e quindi confermato che nessun canone sarà dovuto ai possessori di tablet e smartphone, un solo canone per coloro che posseggono più di un apparecchio tv.

L’Amministrazione – ha spiegato il consigliere Franco Frattini che presiede le Commissioni speciali incaricate di rendere i pareri sui provvedimenti normativi – ha accolto nella sostanza tutte le proposte del Consiglio di Stato e oggi c’è chiarezza in un atto già reso pubblico dall’Amministrazione sul proprio sito istituzionale.

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Chiarito inoltre che le aziende elettriche concessionarie del canone avranno una compensazione economica, ma a valere su fondi dell’Agenzia delle entrate e in maniera forfettaria. In sostanza è stato acclarato che la compensazione non ricade in bolletta sui cittadini, ma è coperta dall’Agenzia delle Entrate in modo forfettario per evitare che le aziende elettriche possano chiedere più di quanto stabilito. Il Consiglio di Stato, infine, ha chiesto che anche in futuro si garantisca, in maniera ordinaria e stabile, la massima pubblicità, anche sui siti istituzionali dell’Amministrazione, di tutti gli atti e di tutta la modulistica in materia e che le istruzioni siano scritte con linguaggio comprensibile ai non addetti ai lavori.

Ma intanto ai fini degli ulteriori chiarimenti ecco le istruzioni di base sul “nuovo” Canone:

LE RATE – Il pagamento con la bolletta avverrà in dieci rate mensili, da gennaio ad ottobre di ogni anno. Solo per il 2016 il primo addebito (di 60 euro) sarà effettuato dalla prima fattura successiva al primo luglio. Anche i residenti all’estero devono pagare il canone se detengono un’abitazione in Italia.

LA DOMANDA DI ESENZIONE – Per evitare l’addebito i titolari di un’utenza elettrica possono dichiarare che nell’abitazione non è presente un apparecchio tv, presentando una dichiarazione sostitutiva tramite il modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il modello può essere utilizzato anche per segnalare che il canone è dovuto per l’utenza elettrica intestata ad un familiare. La scadenza è il 16 maggio sia per l’invio attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno che online sul sito dell’Agenzia delle entrate. Per utilizzare questa ultima opzione occorre registrarsi e richiedere il Pin.

LE SANZIONI – Per chi dichiara il falso, come stabilito dalla normativa sulle autocertificazioni, sono previste pene che possono arrivare a due anni di reclusione.

ESCLUSI SMARTPHONE E TABLET – Il ministero, su sollecitazione del Consiglio di Stato, ha chiarito che per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente o tramite decoder o sintonizzatore esterno. Non costituiscono quindi apparecchi televisivi i computer, gli smartphone e i tablet.

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DISDETTA – Non è più prevista la disdetta dell’abbonamento richiedendo il suggellamento dell’apparecchio, occorrerà presentare ogni anno la dichiarazione di non detenzione.

L’ADDEBITO SULLA PENSIONE – Per poter pagare il canone TV direttamente con addebito sulla pensione è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. L’agevolazione riguarda tutti i cittadini con un reddito di pensione, percepito nell’anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro.

CANONE SPECIALE – In caso di possesso di apparecchi radio o TV nei locali della propria attività, il canone TV speciale, cioè per gli esercizi pubblici, continuerà ad essere pagato con le modalità tradizionali.

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